Il nuovo manga di Tsutomu Niehi, Sidonia no Kishi (Knights of Sidonia), serializzato mensilmente su Afternoon di Kodansha. Quando lo Sci-Fi mecha incontra lo stile visionario.
Sidonia è il nome di un’atronave che viaggia per il cosmo come seme per innestare la razza umana in un altro pianeta compatibile dopo che il sistema solare fu distrutto da una razza aliena, i Gauna; per questo rappresenta l’ultima possibilità per la razza umana per evitare l’estinsione.
Per gli abitanti terrestri combattere per sopravvivere è un obbligo, poiché durante il suo peregrinare per l’universo inevitabilmente si deve scontrare con i colonizzatori alieni, quindi viene reclutato continuamente del personale abile a combattere.
Tanigaze Nagate, scoperto a rubare del riso per non morire di fame, è costretto suo malgrado a diventare un “Cavaliere della Sidonia”, unico maschio in uno squadrone di ragazze… Scoprendo così il mondo esterno e la sua crudeltà.
Il nuovo manga di Tsutomu Nihei, Sidonia no Kishi, riprende lo stile di Blame e Biomega sia dal punto di vista del chara. sia delle architetture, sempre dominanti, aggiungendo elementi mecha per creare una nuova interessante serie sci-fi.
A causa degli arretrati mancanti non sono riuscito a recuperare Blame, ma sto recuperando Biomega e non è per niente male. Chissà se anche questo vale…
Ma scusate, avete anagrammato il cognome perchè fa fashion? Da che mondo è mondo, si chiama Tsutomu NIHEI 🙂 ed il suo materiale, *imho*, si acquista ad occhi chiusi sempre! Blame! è in assoluto una delle serie manga più belle apparse in italia (imho), anche Biomega è bello, e Noise…
Per cui, definitely Sidonia *WANT*!
Diamine, un Nihei così non s’era mai visto!
Tratto davvero pulito! O__o
Non è da lui, però mi piace alquanto questo suo nuovo modo di disegnare! ^___^
speriamo di leggerlo presto in italia. mi ispira.
corretto lo slato 😀
credo che bio mega abbia rispetto blame! due caratteristiche che lo rendono parlando della produzione di nihei, un prodotto molto interessante (anche se non originalissimo, va detto) sia sotto il profilo narrativo che grafico.
i dialoghi (numerosi e ben innestati) aiutano il lettore a comprendere meglio la storia, la psicologia dei personaggi e non ultimo, l’intento narrativo di nihei, che pur non rinunciando all’inserimento dei suoi “buchi” narrativi, da modo di colmarli senza indulgere troppo nell’interpretazione…come a dire che nihei, pur essendo un finissimo illustratore, sembrerebbe aver compreso che non può più affidare il racconto delle sue storie al solo strumento del disegno.
parlando del tratto e di tutto quello cui è collegato, si può notare come negli ultimi due volumi editati da panini, ci sia un’ulteriore fase nello sviluppo dello stile. infatti, se al primo approccio si potrebbe asserire che ci sia stata un’involuzione complessiva nel disegno, accompagnata ad una certa eterogeneità di “tratto” con un generale impoverimento delle tavole (magari dovuto alla stanchezza), ad una seconda (e più attenta) osservazione emerge (quale che sia il fattore scatenante) tutta la maestria e la capacità di sintesi nella rappresentazione sviluppata da nihei ovvero la prerogativa che è sola dei grandi dell’illustrazione…
…scusate lo sfogo e buona lettura!
Io adoro lo stile di Nihei… stupendo.