Kodomo No Hi: Festa dei bambini

Il Kodomo no Hi, ossia la festa dei bambini maschi, si celebra ogni anno il 5° giorno del quinto mese. Ossia il 5 maggio.

kodomo no hi festa dei bambini

In questa festività ogni famiglia che abbia almeno un bambino maschio, crea degli aquiloni a forma di carpe, chiamate anche Koi. Queste vengono costruite a seconda dell’età del proprio figlio, più grande è l’aquilone, maggiore sarà l’età del bimbo.

Il materiale con cui vengono fatte può essere vario: dalla stoffa alla carta, l’importante è che abbiano dei bei colori sgargianti ed allegri così da rappresentare la perseveranza, la tenacia ed il coraggio. In fondo le carpe sono dei pesci molto forti e riescono a risalire le correnti dei fiumi e le cascate dove secondo un’antica leggenda cinese, per farlo si trasformavano in possenti draghi.

Quindi qual è il miglior incoraggiamento per i bambini se non questo?

Una volta preparati questi Koi-nobori (così vengono chiamati) vengono issati sul tetto in cima ad un’asta, di solito di bambù, in ordine decrescente. Mi spiego meglio… se una famiglia ha più di un figlio maschio, il maggiore di questi avrà il suo koinobori più grande ed in cima a tutti gli altri, invece i fratelli più piccoli saranno subito al di sotto.

Ormai questa tradizione viene rispettata in maggior entità nelle campagne, che forniscono uno spazio aperto più grande dove poter far volare questi enormi aquiloni.

Anche qui, come per l’Hina Matsuri c’è una piccola canzoncina, vi riporto alcune strofe!

Yane yori takai koi-nobori
Ōki na magoi wa o-t�-san
Chiisa na higoi wa kodomo-tachi
Omoshiros� ni oyoideru

—–

Più alti dei tetti ci sono i koinobori
La grande carpa nera è il padre

Le piccole carpe dorate sono i bambini
Sembra che si divertano a nuotare

Molto carina no?

In passato questa ricorrenza veniva chiamata anche con il nome di Shobu no sekku ossia “Festa dell’Iris Shobu”. Questi sono fiori tipici primaverili, con la forma delle foglie lunghe ed appuntite, e il loro nome (shobu) è uguale al termine usato per la reverenza nelle arti marziali.

Quindi si credeva che, se alla sera della ricorrenza s’immergeva nell’acqua della vasca un rametto di questa pianta, questa donava le proprie virtù ad ogni ragazzo che vi s’immergeva.

In questa occasione si richiedeva anche la presenza di sakè aromatizzato con i petali dell’iris e dei piccoli grovigli di foglie e fiori di questa pianta, sistemati sul tetto della casa così che potesse allontanare le infestazioni maligne.

Oltre alla creazione delle carpe, si usa ancor oggi, allestire una piccola struttura decorativa, come per l’hinamatsuri.

Costruita una scalinata di cinque piani, si riveste il tutto con una stuoia di giunchi freschi (sostituita ora da un telo verde) esponendo su di essa articoli militari in miniatura (chiamati bugu): un’armatura completa, un baule, un’alabarda, archi e frecce, elmo, spade e cappelli da guerra. Oltre a questo si espongono anche delle bambole (musha ningyÅ�) raffiguranti gli eroi giapponesi delle leggende e della storia.
Qui di seguito potete vedere un esempio anche se è solo di 3 piani!

Una volta allestito il tutto, all’ingresso di questa stanza viene appesa una grande sfera chiamata “kusudama”, ovvero una raffigurazione del sole, formata da molteplici e variopinti origami floreali di carta decorato all’estremità da un ciuffo formato con cinque fili colorati: bianco, giallo, blu (o verde), rosso, viola (o nero) che simboleggiano la protezione contro le malattie, le malesorti e il legame dell’anima del ragazzo con questa vita.

In antichità invece veniva creata usando erbe medicinali e fiori freschi, simbolo di spiriti della salute e fertilità.

Se volete ho trovato un sito dove imparare a creare la Kusudama con gli origami! Sembra facile ma piuttosto laborioso e soprattutto per le persone pazienti! 😀